impiegato nel trattamento delle infezioni delle vie urinarie. A livello terapeutico gli estratti della pianta grezza sono molto più efficaci del costituente isolato; questo sembra legato all’azione dell’acido gallico che impedisce la scissione dell’arbutina da parte di enzimi come la beta-glucosidasi. L’arbutina subisce un processo di idrolisi per produrre il suo aglicone, l’idrochinone, che ha proprietà antisettiche sull’apparato urinario. L’idrolisi dell’arbutina è responsabile di gran parte dell’effetto terapeutico dell’Uva ursina. Prevenendo la scissione dell’arbutina, i componenti flavonoidi permettono l’idrolisi di una maggior quantità di arbutina rispetto a quando questa è somministrata isolatamente.

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può essere considerato un antisettico urinario, poiché è in grado di determinare un’azione antisettica, calma lo stimolo continuo della minzione ed il dolore. Determina inoltre un aumento considerevole della diuresi.

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può essere considerato un antisettico urinario, poiché è in grado di determinare un’azione antisettica, calma lo stimolo continuo della minzione ed il dolore. Determina inoltre un aumento considerevole della diuresi.

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sostanza dalle molteplici attività.
• Antibatterica (attività dimostrata contro numerosi ceppo batterici).
• Antimicotica (in particolare contro la Candida)
• Antivirale (influenza, raffreddore, herpes).
• Vasoprotettiva (fragilità capillare, couperose,varici..)
• Stimolante delle difese immunitarie (processi infettivi in genere, prevenzione delle recidive respiratorie...)
• Cicatrizzante (ferite, piaghe, ustioni, ma anche ulcera gastrica).
• Blando anestetico locale (disturbi gengivali).

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OLI ESSENZIALI (*)
Sono stati oggetto di un attendo studio e di diverse sperimentazioni. La loro efficacia viene testata tramite un aromatogramma, che consente di stabile il potere antisettico degli oli stessi nei confronti di colonie batteriche prelevate da malati e non. Sono stati condotti studi sia sui germi appartenenti al gruppo dei Gramnegativi, che dei Grampositivi ed al Gruppo dei funghi.Nello specifico risulta possibile suddividere le essenze in diverse categorie: ESSENZE MAGGIORI – ESSENZE MEDIE – ESSENZE DEL TERRENO. L’ORIGANO DI SPAGNA: è in assoluto l’essenza “maggiore tra le maggiori”. Accanto all’attività battericida e batteriostatica, possiede un’importante azione antispastica. Risulta essere fortemente attivo nel trattamento di:
1 Escherichia coli (responsabile di diverse problematiche tra cui colibacillosi urinarie croniche, affezioni intestinali sia croniche che acute, leucorrea e broncorrea),
2 germi del gruppo Proteus
3 Streptococcus faecalis (responsabile di infezioni vaginali, urinarie, cutanee, infezioni otorino laringo iatriche, intestinali croniche) 4 Staphylococcus albus (responsabile di sovrainfezione seborroica cutanea, leucorrea cronica, gengiviti, piorrea alveolo dentaria, broncorrea polmonare, infezioni alle alte vie respiratorie, in particolare sinusite e rinofaringite)
5 Staphylococcus apyogenes var. aureus (responsabile di sinusiti, rinofaringiti, angina periodica, broncorrea cronica, piorrea alveolo dentaria, acne, infezioni vaginali con leucorrea)
6 Streptococcus beta emoliticus (responsabile di rinofaringiti e broncorrea cronica)
7 Pneumococcus (responsabile della bronchite cronica)
8 Candida albicans (responsabile di broncorree croniche, leucorree con perdite purulente, gengiviti)
Risultano essere molto attivi nel trattamento dei suddetti patogeni il TIMO, LA CANNELLA, LA SANTOREGGIA, IL GAROFANO.
Le ESSENZE MEDIE assicurano la transizione dagli oli essenziali maggiori, con potere antinfettivo costante, agli oli essenziali specifici per ciascun malato, detti “ESSENZE DEL TERRENO”, con potere anticolibacillare occasionale. La loro azione batteriostatica o batte- ricida è ben lontana dall’essere trascurabile. I principali sono: LA LAVANDA, L’EUCALIPTO, IL MIRTO, IL PINO
(*) Liberamente tratto da: “Trattato di Fitoterapia e Aromaterapia” Paul Belaiche – Studio Edizioni Milano

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